La Camera ha approvato la proposta di legge relativa all'installazione di telecamere negli asili nidi, nelle scuole dell'infanzia e nelle case di cura.
A distanza di due anni, la Camera torna ad approvare la proposta di legge relativa all'installazione di telecamere negli asili nidi, nelle scuole dell'infanzia e nelle case di cura. Infatti già nel 2016 aveva detto sì a questo provvedimento, respinto invece dal Senato.
L'obiettivo di questa proposta di legge è cercare di prevenire e contrastare situazioni di maltrattamento o abuso, a danno di minori o di persone anziane e con disabilità.
La proposta di legge
Nella proposta di legge, si parla della possibilità di installare telecamere a circuito chiuso in scuole materne pubbliche e private, le cui registrazioni devono essere visibili, dopo denuncia, solo dalle forze di polizia. Inoltre le telecamere non devono essere assolutamente dotate di dispositivi di comunicazione con risorse esterne. Spetta al Garante per la protezione dei dati definire le garanzie di sicurezza.
Da una parte si evidenzia la necessità di assumere persone idonee e qualificate in queste strutture e dall'altra, si propone l'installazione di videocamere. Tuttavia si prende anche in considerazione l'esigenza di tutelare e rispettare la privacy delle persone coinvolte e la libertà nella scelta dei metodi educativi. In sintesi, secondo l'Autorità Garante, è necessario un bilanciamento tra queste due cose, ovvero la tutela dell'incolumità fisica dei bambini e la loro riservatezza.
Chi a favore e chi contrario?
La proposta di legge è stata approvata dalla Camera con 404 voti favorevoli (Cinque stelle e tutta la destra), mentre quelli contrari sono stati 110 (Pd e gruppo misto). Già in passato, nel 2016, la Camera aveva confermato il provvedimento con esito positivo, mentre il Senato si era opposto. Come riportato da Gabriella Giammanco, vicepresidente di Forza Italia, "il vero scoglio, adesso, sarà la sua conversione in legge al Senato".