Quando qualcuno pensa alle telecamere, la prima cosa che viene in mente è il sistema di videosorveglianza che protegge la propria abitazione.
Quando si sceglie il dispositivo da utilizzare è bene tenere presente alcuni aspetti fondamentali per ottenere il massimo dalla sicurezza.

Telecamera: risoluzione, registrazione e supporto

Uno degli aspetti fondamentali quando si sceglie una telecamera IP è sicuramente la risoluzione video supportata. È bene ormai selezionare solamente videocamere almeno 1080p (Full HD) o al limite HD 720p.  Bisogna però verificare se esse consentano solo di caricare le registrazioni video su server remoti o anche in locale. Se hai poca banda in upload, l'ideale è accantonare l'approccio cloud e richiedere la memorizzazione direttamente sulla rete locale (tramite micro SD oppure NVR).

Sarebbe indicato registrare su NVR/NAS e permettere alle videocamere di rete l'accesso diretto a una cartella all'interno della quale memorizzare i file. Dal momento che lo spazio sul NVR/server NAS non è infinito, le videocamere  andranno configurate in modo tale che i file relativi alle registrazioni video più vecchie vengano periodicamente eliminati per far posto a quelli nuovi (Modalità di sovrascrizione).

Segmentazione e qualità della rete

Se il progetto per la tua casa, azienda o ufficio prevede molte telecamere, è meglio ricorrere ad un sistema camblato.
In questo modo si potrà garantire alle videocamere un quantitativo di banda minimo (QoS) ed evitare che eventuali situazioni di sovraccarico della rete locale causino malfunzionamenti o la mancata memorizzazione dei flussi video, creando una falla nella videosorveglianza.
La segmentazione della rete locale attraverso la  VLAN consente di fare in modo che gli altri dispositivi connessi al router o allo switch non siano direttamente visibili e accessibili dalle telecamere IP.
L'aggiornamento sistematico del firmware delle videocamere permette di proteggere la rete locale e, soprattutto, i dati memorizzati sui vari sistemi, dagli attacchi provenienti dall'esterno.
Nel caso in cui una telecamera IP non aggiornata venisse infatti usata come "testa di ponte" per aggredire la rete e sottrarre dati altrui, la separazione delle videocamere dal resto della LAN consentirà di scongiurare gli incidenti più gravi.

Tipologie

Per ridurre la complessità dei collegamenti, suggeriamo di orientarsi su telecamere IP dotate di supporto PoE (Power over Ethernet): esse consentono di veicolare, attraverso lo stesso cavo di rete, sia i dati che l'alimentazione elettrica.

Nelle situazioni in cui non fosse possibile passare un cavo Ethernet per l'alimentazione della videocamera PoE, il collegamento WiFi rappresenta un'ottima alternativa, a patto che il segnale sia sufficientemente forte e stabile. Le telecamere IP WiFi, dopo la prima configurazione, si collegano automaticamente al modem router wireless, all'access point oppure al range extender.

Accessibilita e sicurezza

Qualunque telecamera IP non dovrebbe mai essere direttamente raggiungibile sull'IP pubblico: in altre parole, un utente qualunque collegato alla rete Internet non dovrebbe essere in grado di accedere alla videocamera da remoto.
Sul mercato sono disponibili centinaia di prodotti a basso costo che integrano funzionalità di monitoraggio e registrazione video a distanza.
Questi prodotti, anche quando utilizzati in modalità cloud, sono risultati ripetutamente vulnerabili e aggredibili dall'esterno.
Ci viene in aiuto ONVIF (Open Network Video Interface Forum), un'organizzazione che si occupa di promuovere la compatibilità tra le apparecchiature impiegate nella videosorveglianza, basate sul protocollo di comunicazione IP.
Le telecamere IP compatibili ONVIF possono essre utilizzate in un sistema di videosorveglianza composto da prodotti di brand completamente differenti tra di loro. La presenza del supporto ONVIF è quindi sinonimo di massima compatibilità e interoperabilità, oltre che di sicurezza e affidabilità.