Quali sono le regole da seguire per la videosorveglianza in condominio? Dall'installazione di una telecamera al rispetto della privacy.
Dotarsi di sistemi di videosorveglianza in condominio è una di quelle azioni che ci rende più protetti e più sicuri. In caso di situazioni sospette, ad esempio, la telecamera può aiutarci, magari ad identificare il malintenzionato. Ma il tutto va fatto sempre nel rispetto della privacy. Quindi, quali sono le regole da seguire per la videosorveglianza in condominio? Scopriamole qui di seguito.
1) La decisione spetta all'assemblea condominiale
Sono i condomini, riuniti in un'assemblea condominiale, a decidere se installare una telecamera oppure no nelle aree comuni, come portone d'ingresso, androne, pianerottolo, garage e cortile. La legge 11 dicembre 2012 sulla Riforma del Condominio afferma che l'assemblea condominiale, per poter deliberare, deve essere costituita da almeno la metà più uno dei voti e da almeno la metà del valore dell'edificio. Mentre per quanto riguarda le aree private, la decisione spetta al singolo condomino, pur sempre nel rispetto della privacy altrui.
2) La responsabilità è dell'amministratore
Secondo il Regolamento GDPR (in vigore dal 25 maggio 2018), la responsabilità all'interno di un condominio è a carico dell'amministratore, che ha il dovere di impedire la diffusione dei dati personali dei condomini. A questo proposito, l'amministratore non deve far apparire nomi propri o altri dati personali all'interno di avvisi e comunicazioni varie. Altro compito dell'amministratore è quello di dover predisporre un'informativa adeguata sul GDPR in modo che ogni condomino possa conoscere i dati raccolti e la loro finalità. Ed è sempre lui ad occuparsi dell'installazione e della messa in opera dei sistemi di videosorveglianza nelle aree comuni. Deve contattare l'azienda installatrice, richiedere e valutare i preventivi.
3) Le immagini registrate devono rispettare la privacy altrui
Due sono le regole da conoscere e da seguire nel rispetto della privacy altrui:
- le immagini non possono essere utilizzate per altri fini che non siano relativi alla sicurezza condominiale
- le immagini non devono essere diffuse, ma protette in modo che la privacy e la sicurezza dei singoli condomini non vengano lese.
I tempi di conservazione delle immagini non possono andare oltre le 24-48 ore. In caso contrario, bisogna interpellare il Garante, presentando una verifica preliminare.
Per poter installare un videocitofono o una telecamera in condominio, quindi, bisogna ottenere la deliberazione dell'assemblea condominiale. In aggiunta, è necessario affiggere dei cartelli che avvertono della presenza di telecamere e videocitofoni. Essi devono essere ben visibili e devono indicare la finalità per la quale avvengono le riprese. In questo modo, tutti i soggetti saranno avvertiti sull'eventualità che potrebbero essere ripresi.