Quali sono le regole da seguire per installare un sistema di videosorveglianza senza commettere reato e violare la privacy altrui?

Oggi come oggi è di fondamentale importanza dotarsi di sistemi di videosorveglianza per sentirsi più sicuri. Sia in casa, in ufficio che in qualsiasi attività commerciale. Questo perché le videoregistrazioni risultano molto utili in diverse situazioni e possono essere l'occhio in più che non guasta mai! Ma per poter installare un sistema di videosorveglianza senza commettere reato e violare la privacy altrui, è necessario seguire alcune semplici regole, previste dal D. Lgs. 196/2003. E quali sono? Scopriamole qui di seguito nella nostra sintesi.

Le regole per installare un sistema di videosorveglianza
L'art. 134 del D. Lgs. 196/2003 prevede che, per poter installare dei sistemi di videosorveglianza, bisogna seguire e rispettare il codice deontologico e di buona condotta per il trattamento dei dati personali, promosso dal Garante della Privacy. I criteri da seguire riguardano:

  • la determinazione delle finalità
  • l'obbligo tempestivo di avvertire i soggetti che potrebbero essere ripresi
  • il divieto di riprendere i propri dipendenti
  • l'introduzione dei principi di pertinenza e non eccedenza dei dati raccolti.

Vediamo ora nello specifico le regole generali per ogni tipo di situazione.

Videosorveglianza esterna
Per poter installare una telecamera esterna, sia fuori da un'abitazione che da un'attività commerciale, l'importante è che non vada a ledere la privacy altrui riprendendo, ad esempio, la loro dimora.

Videosorveglianza in condominio
Qui il discorso è un po' diverso perché all'interno di un condominio, ci sono zone comuni dove, in accordo con l'assemblea condominiale, è possibile installare impianti di sicurezza. E poi ci sono zone private, in sostanza sono gli alloggi, dove ovviamente la videosorveglianza è lecita, se non viola la riservatezza altrui, che alla fine è la regola fondamentale per tutte le situazioni.

Un discorso a parte però va fatto per il pianerottolo: esso costituisce zona comune e zona privata. Secondo la legge, se la telecamera viene installata di fronte alla propria porta d’ingresso, sarà legittima se inquadra la porzione di pianerottolo strettamente indispensabile a tutelare la sicurezza della propria abitazione. In caso contrario, quindi, dove la telecamera riprende la soglia di casa del vicino, è illegittimamente installata.

Videosorveglianza privata su strada pubblica
In linea generale, anche in questo caso, la legge è molto chiara: è illegale la registrazione e la diffusione di immagini che riprendono volti altrui, a meno che non siano autorizzate dai diretti interessati. Oppure se il sistema di videosorveglianza riprende alcune persone per strada, le immagini non potranno essere pubblicate o distribuite a meno che il volto o i tratti identificativi di queste non siano alterati in modo da renderle irriconoscibili.

Invece la videosorveglianza privata su strada pubblica è legittima nel caso in cui le telecamere, ad esempio di una casa a pianterreno, riprendono una piccola porzione di via e sono puntate in modo da riprendere solo i piedi dei passanti.

Videosorveglianza per motivi di ordine pubblico
Tutte le regole sopracitate non valgono per motivi di ordine pubblico. Perché i sistemi di videosorveglianza possono essere installati dalle forze dell'ordine se essi devono garantire la pubblica sicurezza. La decisione sull'installazione degli impianti spetta all'Amministrazione Pubblica.

Concludendo, il principio generale da seguire e rispettare stabilisce che chiunque installi un sistema di videosorveglianza deve provvedere a segnalarne la presenza. Solo nel caso di riprese per motivi di pubblica sicurezza, queste non vanno segnalate.