La Bild lo ha definito "il più grande furto d'arte nella storia del dopoguerra" quello avvenuto nel Castello di Dresda.

"Non sono state derubate solo le collezioni di Stato, ma noi Sassoni", così ha esordito il governatore della Sassonia, Michael Kretschmer, in seguito al furto avvenuto al Castello di Dresda. I ladri hanno agito completamente al buio solo con l'utilizzo di torce, rubando tre set di gioielli del 18° secolo nel museo del Green Vault. Per chi non lo sapesse, si tratta del museo contenente la più grande collezione di gioielli in Europa.

La Bild lo ha definito "il più grande furto d'arte nella storia del dopoguerra" e comprende per lo più gioielli antichi e non vasi e dipinti. Il problema è che, nonostante le forze di sicurezza tedesca fossero presenti, i ladri sono riusciti a scappare col bottino. Ma il tutto è stato ripreso da un video. In particolare, le telecamere hanno ripreso il momento in cui due uomini entrano attraverso una finestra con delle griglie e rompono le teche di vetro. L'allarme scatta e dopo cinque minuti la polizia è sul posto, ma gli autori del furto sono già fuggiti.

In seguito, il museo ha lanciato un appello ai ladri chiedendo di non distruggere o fondere i gioielli perché testimoni del patrimonio storico e culturale del paese. "I tesori della Volta Verde sono stati duramente conquistati nel corso di molti secoli dal popolo sassone. Non si può capire la storia del nostro Paese, del nostro Stato libero, senza le Volte Verdi e le raccolte d'arte statali della Sassonia."

Nonostante le indagini siano ancora in corso, è possibile fare una ricostruzione dei fatti. Tutto è iniziato intorno alle 4 di notte quando i ladri hanno interrotto l'alimentazione elettrica accendendo un incendio in una scatola di distribuzione su un ponte vicino. In questo modo, l'incendio ha causato un corto circuito facendo saltare l'elettricità e il sistema d'allarme del museo. E di conseguenza, permettendo ai ladri di entrare all'interno del Castello.

Una volta dentro, hanno smantellato le sbarre di ferro sulla finestra dell'edificio, si sono arrampicati e calati all'interno. Subito dopo hanno riposizionato la griglia in modo da non destare sospetti. Una volta concluso il furto e usciti all'esterno, si sono diretti verso un pozzo sotterraneo che li avrebbe condotti alla loro auto.

Si ipotizza che i ladri siano bassi di statura perché per essere potuti passare da una finestra così piccola, di certo non potevano essere molto alti e ingombranti.