I nuovi furti ad Agnone fanno venire dubbi sulla videosorveglianza: le telecamere erano accese e funzionavano. Com'è possibile?

Se in altri post dedicati alla sicurezza nelle città, avevamo parlato di come fosse fondamentale adottare nuovi sistemi di videosorveglianza. In questo nuovo articolo, affronteremo un altro grosso problema, ovvero il loro efficace o inefficace funzionamento. Per la precisione, ci troviamo ad Agnone, in provincia di Isernia, e qualche giorno fa ci sono stati dei nuovi furti. Le telecamere erano accese e funzionavano. Ma lo stesso si hanno dubbi al riguardo. Scopriamo di più qui di seguito.

I furti ad Agnone vs le telecamere: chi vince?

Pensare che delle videocamere possano fare la differenza è da una parte realtà e dall'altra utopia. Nel primo caso, è vero: possono costituire un valido supporto di allarme e prevenzione. Limitando di gran lunga i furti e le intrusioni o rappresentando una risorsa per le forze dell'ordine. Mentre nel secondo caso, rischiano di essere solo un oggetto d'arredo e di contorno.

Ma può anche capitare che si verifichino entrambi i casi in una stessa situazione. Ed è proprio quello che è accaduto ad Agnone: durante i due furti avvenuti in due abitazioni del quartiere Civitelle, le telecamere erano attive. Ma a quanto sembra, in un primo momento, si pensava di no.

A chiarire la situazione, il sindaco della città di Agnone, l'avvocato Lorenzo Marcovecchio:

Mi sono recato, di persona, presso il comando della Polizia locale, per verificare. Le telecamere installate in città sono perfettamente funzionanti. Ripeto, le telecamere funzionano e funzionano tutte, registrano regolarmente. So anche che i Carabinieri hanno già acquisito tutte le immagini ritenute utili all'identificazione dei responsabili dei furti in abitazione.

 

Quindi, risolto il mistero sulla videosorveglianza, resta da verificare le immagini per trovare i colpevoli dei furti. Sta di fatto, però, che la vicenda di Agnone è una dei tanti in cui le telecamere possono sì risolvere il caso ed incastrare i ladri, ma non la evitano. Purtroppo, infatti, se essi sono intenzionati a rubare o ad entrare in qualche abitazione, lo fanno senza pensarci troppo. Bisognerebbe adottare delle norme di sicurezza preventiva maggiori come dei sistemi di allarme o dei sensori di movimento.

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I furti ai tempi dei social media

Nell'era del digitale e dei social media, dove ogni cosa viene condivisa in tempo reale con il resto del mondo, i ladri sono avvantaggiati a colpire case e appartamenti. Questo perché prima si informano sulla proprie vittime attraverso i social e studiano le loro abitudini. E solo in un secondo momento, attaccano.

Le forze dell'ordine consigliano infatti di non postare foto e contenuti proprio quando si è impegnati in una determinata attività fuori casa. Ma ritardare e cercare di "sfalsare" gli orari è solo tutto di guadagnato.