A causa dell'emergenza Coronavirus, il mondo della tecnologia sta registrando una perdita ed entro la fine dell'anno aumenterà.

Purtroppo la situazione parla chiaro: l'emergenza Coronavirus ha danneggiato e sta danneggiando tutti i settori, compreso quello della tecnologia. Già adesso si sta registrando un calo di vendite e di domande; si prospetta che entro la fine dell'anno la situazione sarà ancora peggiore.

Coronavirus vs tecnologia

Secondo i dati forniti da Juniper Research, la situazione è già attualmente molto critica. Si parla per ora di 42 miliardi in meno per i prossimi nove mesi, sia per quanto riguarda le domande che le vendite di dispositivi smart. Il settore include smartphone, tablet, smart speaker.

Questo porta a considerare anche un calo della produzione di questi prodotti. I ricercatori calcolano infatti una minor produzione di 80 milioni di prodotti entro la fine dell'anno. E da queste promesse, ovviamente, ne andrà a risentire l'intero processo produttivo.

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Infatti, a causa dell'emergenza Coronavirus, tutto il mondo è rallentato e tutti i settori tendono a subire ritardi su forniture e consegne. Anche per il mondo della tecnologia, si hanno e si avranno nel futuro ritardi nella fornitura di componenti chiave, processori, batterie e display.

Il problema principale delle grandi aziende di dispositivi smart come Apple, Samsung e Xiaomi sarà quello di cercare di rimediare ai vuoti creatasi nella vendita e nella produzione. Solo così, potranno recuperare almeno una minima parte dei loro abituali introiti. Le ripercussioni maggiori, però, riguarderanno la ricerca.

Come cambierà l'utente dopo il Coronavirus?

Se da una parte il Coronavirus ha danneggiato il mondo della tecnologia, portandola ad una perdita significativa. Dall'altra, i ricercatori prevedono un cambiamento di atteggiamento da parte degli utenti stessi. Influenzati infatti dalla situazione e impossibilitati a comprare sempre più prodotti smart, diminuiranno il loro interesse nei confronti di essi. Si avrà così un calo sempre maggiore della domanda.

A tal proposito, Juniper Research consiglia di trovare delle soluzioni alternative per non creare troppo disequilibrio tra prima e dopo. Ad esempio si può rivalutare l'idea di un magazzino interno per conservare le scorte oppure l'idea di diversificare il più possibile la fornitura dei componenti. In questo modo, in caso di carenze di alcune parti, si possono compensare con altri pezzi.